“Le opere mostrate in questa pagina appartengono ad un preciso periodo artistico di Sergio Bizzarri.
Siamo intorno agli anni ’70. Questi, avverte l’ormai inarrestabile distruzione della natura, soffocata da un progresso regresso, dove con estrema superficialità ci si avvia verso l’autodistruzione.  Un tema oggi di gran voga, molto meno negli anni ’70 dove la poca sensibilità sull’importanza del rapporto uomo e natura aveva comunque sia, sin d’allora, captato la fertile e sensibile immaginazione di Bizzarri. Questi lavori nascevano con il preciso scopo di scuotere l’osservatore coinvolgendolo personalmente per mezzo di performance. Dipingeva su lastre di vetro di varie dimensioni immagini di donne e paesaggi, esprimendo il moto del suo animo attraverso una tavolozza dai colori deflagranti.
Improvvisamente lasciava cadere, di fronte al pubblico sbigottito, l’opera, distruggendola, dopo di che ne spiegava il gesto. Tale creazione facilmente poteva essere rigenerata essendo l’artefice in grado di eseguire in breve tempo altri lavori. Al contrario la distruzione dell’ambiente non è così di facile recupero; se il sottile equilibrio che esiste in natura si incrina – come purtroppo oggi è accaduto – rischiamo di compromettere per sempre il nostro futuro.”

Cinzia Straforte